Settimana Nr. 31 per #SponsorWeek, la nostra selezione di articoli di stampa. Lo scopo è quello di darti spunti da usare SUBITO per migliorare la tua ricerca di Sponsor.
Ducati trova Aruba anche in MotoGP
Se non lo sapessi Aruba è tra i più grossi fornitori di servizi web, data center e cloud d’europa e sponsorizza il Team ufficiale Ducati in Superbike. E non si tratta di una semplice sponsorizzazione: Aruba è Title sponsor di Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team. Roba grossa quindi. Sulla carena ci sono i logo di 2 servizi: quello principale e Aruba Cloud.
Scelta del target? Esposizione del logo? Prestigio? Calcolo economico sullo sgravio fiscale? Tifo?
Sono tutte possibilità valide e sono tutte possibilità davanti alle quali puoi mettere le aziende a cui ti rivolgi per proporre la tua sponsorizzazione.
L’articolo di formulapassion.it che ha ispirato questo spunto, però, pone l’accento sulla scelta di Aruba di diventare partner ufficiale anche il Team Ufficiale Ducati anche in MotoGP.
In cambio, avrà un piccolo talloncino con il logo sulla spalla di Dovizioso e Petrucci.
Gli spunti
1 • Fai leggere alle aziende il comunicato stampa che invierai per annunciare il Vostro accordo. Lo dico perché leggendo l’articolo ho avuto la sensazione che molte delle parole usate per descrivere la collaborazione tra Ducati e Aruba, potessero essere usate per tante altre aziende.
Il nostro approccio alla ricerca di sponsor prevede che tu metta sempre in evidenza le tue capacità di mettere in risalto il loro marchio. Può accadere con i Social, con il sito web, con la personalizzazione di qualunque spazio a tua disposizione e, naturalmente, con i comunicati stampa. Tanti comunicati stampa. Da inviare a tutte le redazioni che puoi. Il comunicato stampa è uno strumento gratuito, le redazioni sono fameliche di notizie e ogni pubblicazione eleva il valore percepito della tua iniziativa.
In fase di trattativa, puoi dimostrare la tua organizzazione mostrando all’azienda una bozza di comunicato stampa scritto per annunciare la Vostra collaborazione. Ducati e Aruba hanno usato queste parole:
- “innovazione, velocità, sicurezza e affidabilità”
- “forte impegno nella ricerca tecnologica che si riflette nell’elevata qualità dei prodotti e nella passione, tutta italiana”
- “una visione comune, che parte dalla continua ricerca delle migliori prestazioni e un’attenzione massima ai dettagli”
Usando più o meno le stesse parole farcendole con qualche frase che parla di te e lasciando uno spazio bianco per la storia dell’azienda, la tua bozza di comunicato sarà pronta in meno di mezz’ora.
2 • Caro sponsor, espanditi. Aruba dice che di aver stretto con Ducati delle relazioni commerciali – leggi co-marketing ndr – e di avere una presenza strategica nelle tappe dei Gran Premi per rafforzare la sua visibilità. Bene. Può essere che il fatto di essere già sponsor di Ducati nella superbike abbia facilitato le trattative ma non è questo lo spunto. il secondo spunto che traiamo da questa notizia è che un’azienda sponsor di una iniziativa può diventare sponsor di un’altra iniziativa simile. Il pubblico di SuperBike e MotoGP è simile. In alcuni casi potrebbe anche essere lo stesso e ciò potrebbe essere un vantaggio, non uno svantaggio.
Tienilo a mente perché qualche azienda potrebbe negarti la sponsorizzazione dicendoti che già sponsorizza qualcosa di simile a ciò che fai tu.
Devi fare attenzione a come lo farai ma potrai fargli notare che, se sponsorizzano qualcosa di simile a ciò che fai tu è perché ciò che fai tu è per loro interessante. In caso contrario: perché stanno spendendo soldi per qualcosa che non gli interessa?
3 • Le dimensioni contano… solo un po’. Da una parte abbiamo Aruba Title sponsor e dall’altra uno stemmino sulla spalla ma nel comunicato sia Ducati che Aruba non ci fanno caso e mettono le due collaborazioni sullo stesso piano. Non credo si tratti di valore economico dell’investimento. Il fatto di essere sulle spalle dei piloti mette Aruba nella condizione di poter dire ai suoi clienti e fornitori: sono il MotoGP. Potrà creare delle attivazioni ad-hoc anche per questo campionato e userà i suoi social per trattare argomenti che arriveranno da entrambi i team.
Nella tua ricerca di sponsor dovrai cercare di ottenere il massimo possibile dalle aziende ma, quando non sarà possibile, approfitta dell’esempio di Aruba in MotoGp e cerca di ottenere una sponsorizzazione più piccola. per te sarà un doppio vantaggio: avrai trovato un po’ di soldi e potrai creare un rapporto con l’azienda. Dimostragli che investire in te è un’operazione utile per il loro business e il prossimo anno potrai chiedere qualcosa di più.
Un punto di vista sulle esigenze di marketing e visibilità delle aziende
L’articolo di informazionesenzafiltro.it che ha dato il là a questo spunto non parla di sponsorizzazioni. Non parla nemmeno di iniziative in cerca di sponsor. L’articolo racconta la storia di un progetto editoriale che tocca le aziende solo nella sua parte finale ma offre uno splendido spaccato sulle esigenze di marketing e visibilità delle aziende.
E noi ne abbiamo tratto uno spunto per te perché sapere cosa cercano le aziende può esserti di grande aiuto per impostare la trattativa.
Il punto di vista
… la responsabilità di trasformare anche certi atteggiamenti con cui la comunicazione aziendale si è nel tempo strozzata da sola accontentandosi di autorizzare un logo.
[…] il libro è soltanto una scusa per mettere intorno a quel tema il pensiero complessivo dei tre terzi: l’autore, l’azienda sponsor, il pubblico.
[…] è finito il tempo del logo da inviare entro l’ora di pranzo perché la locandina va in stampa o della brochure semilucida che “è possibile metterla sulle sedie del pubblico?”. Il pubblico sulle sedie non sa che farsene di una presentazione in cui l’azienda sta per dirci che è lei la migliore di tutte.
Stefania Zolotti su informazionesenzafiltro.it
Quello scritto qui sopra è solo uno spaccato ma esprime con chiarezza il concetto per cui alle aziende non è più possibile proporre sponsorizzazioni che prevedano solo il logo piazzato qua e là.
È finito il tempo delle richieste di sponsorizzazioni a mani tese nella speranza di avere qualche Euro. Le aziende hanno evoluto il loro modo di fare marketing e quelle che non lo hanno fatto lo faranno presto. Essere tra i primi a capire questo cambiamento permetterà a te e alla tua iniziativa di avvantaggiarsi ora e prosperare in futuro. Pensaci. Attentamente.
Guarda questo video per avere qualche spunto.
America, egames e …alcool? Occhio al target.
L’articolo su tuttosport.com è piccolo piccolo ma in quelle poche righe ci sono ben 2 spunti per la nostra #SponsorWeek Review.
La notizia è che la birra Americana Budweiser ha deciso di investire negli e-games. lo ha fatto portando il suo marchio dedicato ai più giovani a diventare partner della lega di OverWatch e sponsor della fase finale del torneo. Per non far passare inosservata la sua presenza Bud Light gestirà bar a tema ed eventi durante gli eventi della stagione 2019 e organizzerà una lotteria che metterà in palio un viaggio alle Grand Finals.
Gli spunti
1 • Il logo non basta più. Lo trovi scritto nel pezzo qui sopra ed ecco subito un esempio pratico. Budweiser non ha scelto di sponsorizzare la OverWatch League e gli eventi locali in cambio del logo piazzato sul sito e in qualche post sui social. Budweiser ha cercato un modo per attivare il pubblico dei tornei, mettergli in mano il suo prodotto e legarlo ad un momento di vita positivo. Come? Con la gestione dei bar a tema e la creazione di una lotteria per partecipare a quell’evento che, a 6 mesi dall’inizio, è già Sold Out: il BlizzCon 2019.
Dai sempre alle aziende la possibilità di creare qualcosa di speciale per il Vostro pubblico. Sì, il tuo e il loro, insieme!
Dal momento che arriviamo da un lungo periodo in cui sponsorizzazione voleva dire solo logo, potrebbe essere che qualche azienda non capisca subito il potenziale che le stai proponendo. il consiglio è di avere già pronte un paio di idee originali per fargli capire che investire su di te non è come investire su qualcun altro. Fagli capire che avrai sempre un occhio di riguardo nei confronti dei tuoi sponsor. Devono anche capire che tu sai che loro non sono ne un bancomat, ne un ente benefico ma un’azienda che deve fare Business. Sempre.
2 • Devi aver ben chiaro chi è il tuo pubblico, solo così potrai “venderlo” agli sponsor. È la sapere da cosa è rappresentata la più grossa fetta del suo pubblico che ha permesso alla Blizzard, casa produttrice del videogioco, di chiudere un accordo con Budweiser. Il pubblico degli e-games, infatti, non sono le poche decine di fantastici giocatori professionisti ma le centinaia di migliaia di ammiratori ed improbabili emulatori che guardano le partite, studiano le mosse e poi si fanno una birretta con gli amici.
Tieni sempre ben a mente chi è il tuo pubblico e fallo presente in modo chiaro ai reparti marketing delle aziende a cui ti rivolgerai. Studia il tuo pubblico e descrivine le abitudini i sogni e le possibilità. In alcuni casi potrebbe essere difficile. In altri semplicissimo. Non so quale sia il tuo ma è importante per la tua ricerca di sponsor che tu riesca a capirlo.
Per capire chi è il tuo pubblico, guarda questo video.
Usare i social per far felici gli Sponsor
Social e Sponsor oggi sono è binomio naturale ma solo pochi anni fa la pubblicità prendeva altre strade. Oggi ci sono aziende che usano Social e Influencer come unico mezzo pubblicitario.
Dopo il dato nozionistico passiamo alla parte più interessante dell’articolo di tgcom24 riportato in #SponsorWeek Nr. 31. La parte dell’articolo che ha ispirato questo pezzo non è la notizia (quella puoi anche scartarla) ma come i 2 protagonisti della notizia abbiano sfruttato un loro momento privato, pubblicato sui social come tale, per mostrare i prodotti dei loro sponsor.
Ti assicuro che replicare il loro comportamento è facilissimo. Devi solo decidere di farlo. E quando avrai deciso di creare degli spazi dedicati agli sponsor sui profili Social della tua iniziativa, dagli un prezzo e vai a venderli. Anche così che si trovano sponsor oggi.
Lo Spunto
♦ Il canale social è uno spazio pubblicitario. Usalo. Il tuo pubblico e quello dei tuoi sponsor è altamente probabile che utilizzi almeno un social network. Per utilizzo dei social network non vuol dire solo pubblicare ma, molto più frequente, guardare quello che pubblicano gli altri.
Un’altra cosa che fanno i social è darti il numero di quante persone ti seguono.
Se il numero di persone interessato agli aggiornamenti della tua iniziativa è abbastanza alto, la possibilità di sponsorizzare gli aggiornamenti potrebbe far gola alle aziende.
Non si tratta di vendere un pezzo di anima ma di mostrare, in modo intelligente, dei marchi commerciali nelle foto e nei video che pubblicherai.
♦ PLUS: Attraverso i Social – e il sito e la newsletter – puoi riuscire a raggiungere persone che non sono materialmente presenti alla tua iniziativa.
Che tu stia organizzando un evento o qualcosa di più lungo il web, ti offre la possibilità di far arrivare messaggi al tuo pubblico anche molto prima, tra una data e l’altra e durante. Tutto sta nell’organizzare cosa dire e come dirlo. Non è difficile e con l’aiuto degli sponsor avrai ancor più foto e testi per mantenere alta l’attenzione del Vostro pubblico.
Qual’era la notizia?
Chiara Ferragni e Fedez sono andati in vacanza in Polinesia e hanno postato sui loro social decine di foto sponsorizzate da Dior, Calzedonia e Intimissimi.
Altri video che potrebbero esserti utili nella tua ricerca di sponsor
Lo sponsor arriva quando lo spazio è buono
Succede che a Verona si sia deciso di ristrutturare l’accesso alla città più famoso: Porta Nuova. L’opera, dalla progettazione alla riconsegna alla città ha un budget stimato di 1.000.000 di euro. Soldi che il comune non ha e per i quali si è deciso di usufruire della sponsorizzazione tecnica.
All’atto pratico vuol dire che le impalcature che circondano Porta Nuova durante il restauro saranno ricoperte da cartelloni pubblicitari.
Trovati i primi sponsor l’operazione è partita e Fastweb ha affisso i suoi manifesti. Dopo 30 giorni è stata la volta di Gardaland. Poi BMW. Questi i primi 3 grandi marchi a credere nel progetto ma, soprattutto ad investire per avere la loro pubblicità in una posizione che garantisce 4 milioni di visualizzazioni al mese.
Dopo 3 mesi, il comune ha diramato una nota in cui informa che, per accontentare tutte le richieste, i tempi dell’esposizione pubblicitaria scendono da 30 a 15 giorni.
Gli spunti
1 • Crea qualcosa che le aziende vogliono. Le aziende amano investire e i loro reparti marketing sono alla costante ricerca di spazi che gli diano prestigio. Se riuscirai a creare qualcosa che abbia un costo equo e permetta una visibilità efficace, saranno le aziende stesse a cercarti. Proprio come è successo al comune di Verona. E non è l’unico caso. Sono tante le realtà capaci di attirare sponsor.
Ciò che accomuna tutte le realtà in grado di attirare sponsor invece di doverli andare a cercare, è proprio aver avuto la capacità di creare qualcosa di unico ed efficace che ora le aziende vogliono.
Quello di essere cercato dagli sponsor è il sogno di ogni organizzatore di iniziative. Immagini anche il tuo. Per poterlo fare ad occhi aperti devi uscire dallo schema del logo piazzato qua e là. Fallo il prima possibile e avrai grandi soddisfazioni.
2 • Usa i numeri. Sempre e comunque. Nel bene e nel male. L’incarico per creare e vendere gli spazi è stato affidato alla The Media, azienda specializzata nella pubblicità outdoor. Questi signori non si sono limitati da disegnare un rettangolo sull’impalcatura e a dargli un prezzo. Hanno fatto una cosina in più. Una di quelle piccole cose, facili da realizzare, che piacciono tanto alle aziende e che i piccoli organizzatori di eventi e iniziative dimenticano. Hanno analizzato i numeri. Nei pressi del monumento hanno installato dei sensori di traffico e per i pedoni in modo da poter certificare, per l’intera durata del cantiere, il numero di visualizzazioni ottenute dagli sponsor.
Ma non basta. Questo monitoraggio è cominciato ben prima dell’inizio dei lavori in modo da poter dare dei numeri ancor prima di cominciare.
Nell’organizzare la tuo proposta di sponsorizzazione, inserisci i numeri che hai a disposizione: quante persone vengono, quante ne contatti attraverso i social, quanto traffico sviluppa il tuo sito web, quanti iscritti hai alla newsletter. Hai una squadra? Includi anche i numeri fatti dai tuoi giocatori perché, talvolta, i giocatori possono veicolare il messaggio meglio della società di cui fanno parte.
Non tralasciare mai questo passaggio perché le aziende amano i numeri e mettendoli in chiaro da subito, farai capire che non hai nulla da nascondere.
3 • Crea qualcosa di originale. Il logo piazzato qua e la lo propongono tutti e ha un valore relativo perché sono pochissime le aziende a cui è sufficiente mostrare il logo per farsi pubblicità. La maggior parte delle aziende ha bisogno di qualcosa in più.
Se ti recherai dalle aziende proponendo qualcosa che non sia solo spazio per il logo, per loro sarà più difficile mandarti via. E sarà difficile per 2 motivi: gli avrai proposto qualcosa di cui non possono valutare l’efficacia immediatamente e avrai stuzzicato il loro reparto marketing con qualcosa di originale.
Attenzione, non sto dicendo che deve essere originale in assoluto. Gli spunti che scriviamo in questa rubrica servono proprio a questo. A darti idee per proporre alle aziende qualcosa che è già stato fatto da altri ma che non è mai stato proposto a loro. Se poi hai la fantasia per creare qualcosa di davvero originale, descrivici la tua idea nei commenti qui sotto e ti daremo volentieri il nostro punto di vista.
Non crederai alle tue orecchie
Harley-Davidson produce una moto elettrica. Si chiama LiveWire e se non mi credi puoi vederla qui → Guarda la LiveWire.
Lo spunto che arriva da motoblog.it sfiora la moto elettrica di Milwaukee e parla della sponsorizzazione che la casa dal bicilindrico più rumoroso del mondo farà alla silenziosissima Formula-E.
In base all’accordo che hanno siglano, quella tra Harley-Davidson e Virgin Racing sarà una storia destinata a durare almeno qualche anno.
Gli spunti
1 • Fai entrare lo sponsor nel tuo mondo. L’articolo riporta le parole del Vice-Presidente di Harley-Davidson che dichiara:
→ “I veicoli elettrici rappresentano l’avanguardia in tutte le conversazioni sul futuro della mobilità […] e quel futuro sta accadendo ora”
→ “Formula E è la più alta forma di motorsport a propulsione elettronica.”
→ “l’impegno del team nel catturare il brivido della velocità con i veicoli elettrici”
In poche righe viene espresso il concetto che le motociclette USA per eccellenza non entrano nel circus del motorsport elettrico solo per pubblicità ma che lo fanno proiettati ad un futuro non troppo lontano nel quale vogliono essere protagonisti.
Quando ti rechi nelle aziende per proporre la tua sponsorizzazione, cerca di capire se ciò che sei tu e ciò che sono loro si potrebbe unire ad un livello diverso da quello economico. Chiaramente l’aspetto economico andrà trattato ma se riuscirai ad essere convincente anche su altri fonti la trattativa sarà più facile.
2 • Anche i secondi contano. Io ti auguro che ciò che stai creando sia l’iniziativa di più grande successo possibile ma, nel caso tu sia ancora lungo il percorso verso la vetta, non disperare. Nel mondo delle sponsorizzazioni essere il migliore conta molto per alzare il budget ma molto meno per trovare sponsor. Anche chi non è il migliore ha pubblico, tifosi e un seguito sui social. Anche chi non arriva primo offre spazi per fare in modo che gli sponsor si possano far notare e da la possibilità di creare dei legami tra aziende e pubblico.
Se la tua iniziativa non è ancora la migliore, prendi esempio dalla Virgin Racing che è seconda in campionato, i suoi piloti sono 6° e 8° e nelle prime 7 gare del 2019 ne hanno vinta solo 1 ma è riuscita comunque a convincere una delle più note icone americane a entrare, per la prima volta, nel mondo dell’automobilismo sportivo.
Scopri in questo video un errore che fanno in molti quando cercano sponsor.
IMMAGINA
Come potrebbero sentirsi gli uffici marketing delle aziende a cui ti stai rivolgendo per la sponsorizzazione se gli proponessi alcune delle idee scritte qui sopra?
Siamo certi che, anche se la tua iniziativa è piccola, ha poco pubblico o budget limitato, tu possa prendere spunto da queste notizie e usarle per migliorare la tua ricerca di sponsor.
Ricorda, le aziende devono fare Business. Sempre!
Se questi gli spunti non sembrano adatti al tuo caso, scrivilo nei commenti e ti daremo degli spunti più vicini ai tuoi bisogni.
Nella newsletter #SponsorWeek inseriamo una sezione speciale che abbiamo chiamato “Cosa fanno i BIG“. Non perché quelli qui sopra non siano grandi marchi o grandi eventi ma perché si parla di cifre monster, attivazioni costose e brand mondiali.
Dal momento che è bene imparare dai migliori ecco qui sotto lo spunto dai “Big Brand” di questa settimana.
Cosa fanno i BIG
Questa settimana si parla di Lionel Messi
A dare lo spunto, un articolo di money.it che parla di come il campione argentino sia in grado di fare colpi da maestro in campo e fuori dal campo. Colpi che gli permettono di elevare la sua influenza e il suo stipendio.
43 milioni di euro a stagione di fisso dal Barcelona più bonus annuali e 30 milioni dagli sponsor: Adidas, Huawei, Gatorade, Mastercard, Gillette, Pepsi e la lista potrebbe continuare.
Fonte →money.it
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Buona giornata e che tu possa avere sempre più sponsor, più velocemente e con budget più alti.