Settimana Nr. 20 per #SponsorWeek, la nostra selezione settimanale di articoli fatta per darti spunti da usare subito nella tua ricerca di Sponsor.
La mail con gli articoli viene spedita a tutti gli iscritti della Newsletter, mentre qui nel sito, pubblichiamo il nostro punto di vista sulle notizie. Immagina a come potrebbero sentirsi gli uffici marketing delle aziende a cui ti stai rivolgendo per la sponsorizzazione se gli proponessi alcune delle idee scritte qui sotto!
Alfa Romeo Main Sponsor al Theodora Charity Party
Mentre prepara il suo ritorno in Formula1 l’Alfa Romeo continua nell’opera di riposizionamento del marchio. Non solo sportività ma anche lusso e tradizione. Un insieme di Alfa e Lancia con un pizzico di Maserati. Non si punta più solo agli appassionati del motore Boxer o ai ragazzini cresciutelli. Ora l’obiettivo è competere nel mondo dei grandi e paragonarsi a Audi e BMW insieme alla nouvelle vague di Mercedes.
Per raggiungere il nuovo posizionamento nel mercato – oltre a modelli adeguati – Alfa ha bisogno di mostrarsi ad un target nuovo, evoluto, acculturato, benestante, amante delle cose belle e buone.
Un’occasione, secondo l’articolo di clubalfa.it, è stata fornita dal Theodora Charity Party. Si tratta di una speciale cena promossa dall’Associazione Theodora Children’s Charity. La cena è stata fatta da Garage Italia, il ristorante milanese di Lapo Elkann e Carlo Cracco e lo scopo era quello di raccogliere fondi per i bambini malati.
Alfa Romeo, in quanto main sponsor della serata, ha potuto mostrare agli esclusivi ospiti la Giulia Quadrifolio NRING: una versione limitata e speciale della berlina del biscione.
Gli spunti
- Il primo e più immediato spunto è l’attivazione per buona causa. al punto 9 della nostro elenco delle attivazioni che gli sponsor possono richiedere agli organizzatori di iniziative. Alfa, con l’intento di fare del bene e raccogliere fondi, approfitta della situazione e fa toccare con mano uno dei suoi prodotti più esclusivi. In fondo l’occasione era golosa.
In questi anni abbiamo conosciuto tante iniziative in cerca di sponsor e sono davvero poche quelle a cui non si potesse affiancare una causa benefica. Inserire una buona causa nel progetto di sponsorizzazione fa abbassare le difese ed alzare i budget.
Attenzione però, l’attivazione per buona causa deve essere usata solo in modo etico. - Per legittimare la sua presenza Alfa Romeo ha portato, per l’asta di beneficenza, alcune tute autografate dal suo pilota Charles Leclerc.
In questo caso lo spunto è di tipo pratico: chiedi ai tuoi sponsor di partecipare attivamente alle tue attività. Non limitarti a chiedere loro dei soldi ma coinvolgili. A loro potrebbe piacere ed al tuo pubblico ancora di più.
Theodora Children’s Charity in Italia ha 32 “Giggle Doctors”, intrattenitori professionisti formati per lavorare in reparti pediatrici ad alta complessità, che ogni anno portano la magia delle risate a più di 35.000 bambini trattati in 38 reparti pediatrici.
Fonte: clubalfa.it
Buondì Motta sull’Isola dei Famosi
Per tutte e 12 le settimane sull’Isola ogni mattina un naufrago farà colazione a base di Buondì Motta. La brioches sarà ripresa e quindi mostrata a tutto il pubblico a casa, sia nella striscia giornaliera che nella puntata settimanale, almeno in base a quanto riportato su foodaffairs.it.
Gli appassionati del programma di Canale 5 forse si sentiranno così vicini ai loro idoli dispersi da andare al supermercato per riempirsi carrello di merendine.
Al di là di questa discesa nel marketing della Motta, siamo qui a parlare di sponsorizzazione e spunti per migliorarle. Ecco quindi cosa pensiamo sia interessante di questa attività di Product Placemenet.
Gli spunti
- Il Product Placement. Letteralmente “Posizionamento del prodotto”. Dove? Davanti agli occhi degli spettatori.
Quella del product placement è una forma pubblicitaria che nasce in televisione e che ora è diffusissima nei social. Piazzare il prodotto dello sponsor all’interno di un video di YouTube, in uno scatto per Instagram o nel montaggio di un programma televisivo, impedisce al telespettatore di “saltare la pubblicità”. Lo spettatore è costretto a vedere il prodotto e il marchio perché sono inseriti nel programma stesso.
Un po’ come detto al punto precedente per le attivazioni per buona causa, sono davvero poche le iniziative che non possano contemplare nella loro offerta economica il product placement degli sponsor.
Pensa a quanti spazi ai già a disposizione o immaginane di nuovi. ogni idea originale è un’idea in più che può far piacere allo sponsor. - Attivazione con i contenuti, al punto 3 della nostra lista delle attivazioni per gli sponsor. La Motta ha studiato delle attività di – parole loro – digital engagement e social entertainment. Due modi per dire che faranno girare i Social. Foto, Video, Quiz, Storie e tutto ciò che potrebbe venirVi in mente per fare in modo che il pubblico da casa, sia coinvolto nella sponsorizzazione. Anche quello che non segue il programma.
Con un po’ di fantasia e davvero poca fatica anche tu e la tua iniziativa potreste riuscire a proporre un’offerta economica per il Vostre sponsor che includa la possibilità di avere materiale per i social. Poi, il lavoro di selezione, organizzazione. pubblicazione, promozione e interazione, saranno a carico suo. Molto comodo e piace tantissimo ai reparti marketing, noti divoratori di contenuti e di merendine.
Guarda subito questi video
FIDASC, nuovo logo per attirare più sponsor

L’articolo che ti link qui sotto ci fa sapere che la Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia, si è presentata con il suo presidente alla fiera HIT Show e che con l’occasione si è parlato del nuovo logo e dei nuovi progetti della federazione.
(fonte: di ladeadellacaccia.it)
La presenza in fiera di FIDASC è caratterizzata dallo stand istituzionale, ricco di campioni internazionali delle diverse specialità di cui la federazione si occupa. L’occasione della fiera è servita, come ogni anno, per incontrare le aziende sponsor, informarle delle novità e consegnare loro il nuovo logo. la consegna del Logo aggiornato serve per fare in modo che le aziende sponsor possano aggiornare il loro materiale promozionale e pubblicitario oltre ai siti web e alle presenza sui social.
Già, perché essere sponsor non vuol dire solo PAGARE ma anche avere la possibilità di vantarsi con il proprio pubblico, quindi un cambio di Logo va comunicato ancor prima che diventi definitivo.
Gli spunti
1) L’articolo proposto ha sicuramente preso punto da un comunicato stampa. Ne siamo certi perché quando un articolo di stampa enuncia nel dettaglio nomi di persone e aziende è probabile che l’elenco non sia farina del sacco del giornalista. Non c’è nulla di male. Anzi. I comunicato stampa fanno parte dell’ossatura di ogni azione di Pubbliche Relazioni. E i giornalisti che non stravolgono i comunicati stampa devono solo essere ringraziati.
La FIDASC ha fatto un comunicato stampa.
Tu li fai i comunicato stampa? Se sì, bene ma dovresti farne di più. Se non li fai, comincia subito, sono importantissimi per una ricerca di sponsor efficiente.
2) FIDASC è andata in fiera. In questo caso la federazione è l’entità sponsorizzata (tu) quindi andare in fiera potrebbe sembrare un controsenso. Il fatto è che andare in fiera con uno stand ufficiale mette la federazione sotto gli occhi delle aziende sponsor e sotto il naso di quelle che ancora non lo sono. Da notare che si tratta di una fiera estremamente specializzata.
Tu hai mai portato la tua iniziativa fuori dalle 4 mura domestiche?
Nel nostro articolo “Le 3 fasi della ricerca sponsor” facciamo l’esempio di una possibile presenza in piazza e ne elenchiamo i vantaggi.

3) Il vecchio logo sentiva il peso degli anni e aveva notevoli limiti di design. Il presidente ha dichiarato che il nuovo logo ha il preciso scopo di rendere la federazione più appetibile alle aziende. Può sembrare una considerazione superficiale ma un logo può fare molta differenza nell’appeal che una realtà in cerca di finanziamenti ha presso i reparti marketing delle aziende. Perché, più che la proprietà, a valutare l’offerta, il pubblico raggiungibile, le azioni possibili, i ricavi economici e d’immagine, saranno proprio i reparti marketing. E i reparti Marketing sono proprio fissati con la grafica e il design.
Com’è il tuo Logo? E la tua brochure? e le tue locandine? la tua presenza sui social?
Ti serve una mano per la parte grafica? Chiedi a noi.
Dai un’occhiata a questo video. Dal nostro canale YouTube
Enervit crede nello sci di fondo
L’integratore è già sponsor di Federico Pellegrino e della sua compagna Greta Laurent ma la sponsorizzazione personale ai due campioni dello sci di fondo non è sufficiente. È anche sponsor della Federazione Italiana Sport Invernali ma non basta. Enervit aumenta la posta diventando Main Sponsor della tappa di Coppa del Mondo a Cogne. Fonte: fondoitalian.it.
Essere main Sponsor vuol dire che il Logo aziendale, oltre ad apparire nei momenti ufficiali – partenza, arrivo, premiazioni – sarà anche presente sulle pettorine di tutti gli atleti.
Gli spunti
1) Fare di una sponsorizzazione un progetto. Potremmo definirlo così il primo spunto che ci offre la sponsorizzazione della Enervit alla tappa della Coppa del Mondo di Cogne. L’azienda è sponsor della Federazione, è sponsor dei 2 migliori atleti italiani della disciplina – Pellegrino è vice-campione olimpico 2018 – e ora aggiunge al carnet anche una tappa di coppa del mondo in qualità di Main sponsor.
Questa non è solo una sponsorizzazione. È un atto di fede nel progetto sci nordico.
Però, noi, agli atti di fede, ci crediamo poco. E non dovresti crederci nemmeno tu.
Le aziende devono fare Business, SEMPRE.
A noi pare che i dati sulle vendite del prodotto spingano l’azienda a continuare ad investire per raggiungere il pubblico dello sci di fondo.
Trovando un primo spunto in questa sponsorizzazione ti dico: osserva le aziende che sono già sponsor di iniziative simili alla tua e prova a contattarle. Invece che sparare nel mucchio ti metteresti in contatto con aziende che già conoscono il tuo target e sul quale hanno già deciso di investire. Grande risparmio di tempo e aumento vertiginoso delle possibilità di chiusura.
2) Enervit, in qualità di Sponsor della Federazione non si è limitata a mettere soldi e logo qui e là. Insieme ai campioni della nazionale ha creato delle “strategie energetiche e nutrizionali mirate”.
Dai ai tuoi sponsor la possibilità di fare qualcosa in più con la tua iniziativa. Metti a disposizione tempo, persone, spazi o altre cose che potrebbero servire all’azienda per migliorare un suo prodotto o crearne uno nuovo.
L’investimento da parte tua sarebbe minimo e l’azienda potrebbe, invece, ricavarne grandi benefici. Di solito quando si ottiene tanto pagando poco, si è disposti a pagare quel poco.
3) Nell’articolo sono riportate le parole del testimonial Federico Pellegrini. Riporto qui il passaggio orientato allo sponsor: “In Enervit ho trovato il partner ideale, c’è un rapporto di totale fiducia. Abbiamo lavorato bene assieme sulla strategia energetica, che è stata uno degli ingredienti fondamentali dei miei successi sportivi”. Capito? Credo non ci sia nulla da aggiungere. 😉
Siamo certi che anche se la tua iniziativa è piccola, ha poco pubblico o budget limitato, tu possa prendere spunto da queste notizie e migliorare la tua ricerca di sponsor.
Nella newsletter #SponsorWeek inseriamo una sezione speciale che abbiamo chiamato “Cosa fanno i BIG“. Non perché quelli qui sopra non siano grandi marchi o grandi eventi ma perché si parla di cifre monster, attivazioni costose, brand mondiali.
Se questi gli spunti non ti sembrano adatti al tuo caso, scrivilo nei commenti e ti daremo degli spunti più vicini ai tuoi bisogni.
Dal momento che è bene imparare dai migliori ecco qui sotto gli spunti dei “Big Brand” di questa settimana.
Cosa fanno i BIG
Il Liverpool rompe con New Balance
45 milioni di sterline – 50 milioni di Euro al cambio attuale – non bastano ai Reds. La squadra di Liverpool si sta guardando intorno e tra poco potrebbe incrociare lo sguardo di Adidas. Adidas pare abbia sul piatto un offerta da 85.00.000 DI EURO L’ANNO. Fonte → sporteconomy.it
Il direttore commerciale del Liverpool mette in evidenza come la scelta dello sponsor tecnico debba prendere in considerazione anche i canali di distribuzione che l’azienda sponsor è in grado di portare.
Ci avevi mai pensato?
Vuoi raccontarci un tuo esempio personale?
Scrivilo nei commenti in fondo al post.
Hai delle domande?
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Buona giornata e che tu possa avere sempre più sponsor, più velocemente e con budget più alti.